“Eros e Anteros” | Marmo – Pugi
Scultura raffigurante “Eros e Anteros” realizzata interamente in marmo.
Firmata sul retro “Pugi”
Epoca : XIX sec.
Dimensioni : L35xP25xH45 cm.
Afrodite doveva essere proprio disperata quando confidò a Temi lo sconforto nel vedere che suo figlio Cupido restava sempre bambino. La saggia Temi rispose che il dio dell’amore non sarebbe mai cresciuto finché non avesse conosciuto l’amore di un fratello. Così Afrodite e Ares generarono Anteros. I due fratelli divennero inseparabili, e il primogenito crebbe. Cupido mantenne il compito di scagliare le sue frecce per accendere la passione e spingere verso la ricerca della bellezza, Anteros proteggeva l’amore corrisposto. Ma se Anteros si allontanava, Cupido tornava bambino. Perché l’Amore, per crescere, ha bisogno di essere corrisposto, ha bisogno di consapevolezza e di un percorso comune.
L’artista Pugi nato a Fiesole. Dal 1870 alla sua morte, Guglielmo Pugi risiedette a Firenze, dove dirigeva uno studio di scultura con l’aiuto dei suoi due figli, Gino e Fiorenzo. La loro società, la “Guglielmo Pugi e Figli”, lavorava soprattutto per l’esportazione, in particolare verso gli Stati Uniti d’America. L’opera di Guglielmo Pugi, tipica dell’Art Nouveau, si caratterizza per l’intaglio diretto sull’alabastro e sul marmo di Carrara (per lo più bianco o venato). A lui si deve il monumento al re Umberto I, un busto che un tempo ornava una piazza di Fiesole, innalzato il 30 settembre 1901, oltre a vari gruppi e ritratti, dei quali alcuni sono conservati al Museo storico dell’alabastro di Volterra.
Molte sue sculture furono esposte all’esposizione panamericana del 1901 a Buffalo, oltre all’esposizione universale del 1904 a Saint-Louisma.